Una tecnologia avanzata nella Bibbia? Si, l’Efod
Cosa era l’efod?
L’ Efod era una parte ornamentale dell’abito indossato dal sommo sacerdote ebreo. Costituito da un pettorale indossato sopra la tunica e la vestaglia, fu realizzato senza maniche e si apriva sotto le braccia su ciascun lato.
Era formato da due pezzi, uno dei quali copriva la parte anteriore del corpo e l’altro dietro, uniti insieme sulle spalle da fibbie.
Vi era intrecciata una cintura, la quale era fissata attorno al corpo, ne troviamo descrizione in Esodo 28: 6-12.
sistevano due tipi di efod: uno semplice, di lino, per i sacerdoti, che è spiegato in 1 Samuele 22:18 ; un altro ricamato, per il sommo sacerdote, fatto di lino pregiato, e ricamato con un’artistica intessitura di filo.
Il Talmud sostiene che ciascuna delle tessiture era composta da sei fili con un settimo in foglia d’oro, con un intreccio totale di 28 fili.
Il racconto biblico continua dicendo che era tenuto fermo da una cintura ed aveva due spalline fissate con anelli d’oro e il pettorale attaccato con catene d’oro. Il biblista prosegue descrivendo l’incastonatura di due pietre intagliate sulle spalline, fatte di shoham che gli studiosi pensano indichi la malachite con i nomi delle Dodici Tribù incise.
La Bibbia ci pone chiaramente di fronte al lavoro di un tecnico specializzato e non a quello di un artigiano. Il pettorale aveva una struttura particolare: un supporto fatto di tessuto su cui erano cucite 12 pietre disposte in quattro file, il tutto era chiuso da una cornice d’oro e collegato attraverso anelli a castoni anch’essi d’oro. L’Efod fa pensare ad un sistema di comunicazioni via etere.
Davide, infatti, quando non comunicava con Dio faccia a faccia, si serviva proprio dell’Efod.
Ma vediamo cosa dice il capitolo 23 di 1 Samuele ai versetti 9-12:
Quando Davide seppe che Saul arrivava contro di lui disse al sacerdote Ebiatar: “Porta qui l’Efod”. Davide disse: “ Dio d’Israele, il tuo servo ha sentito dire che Saul cerca di venire contro Keila e di distruggere la città per causa mia. Mi metteranno nelle sue mani i cittadini di Keila? Scenderà Saul, come ha saputo il tuo servo? Signore, Dio di Israele, fallo sapere al tuo servo”.
Il Signore rispose: “Scenderà”. Davide aggiunse: “I cittadini di Keila mi consegneranno nelle mani di Saul con i miei uomini?”. Il Signore rispose: “Ti consegneranno”. Leggendo questi versetti si capisce da subito che Davide prima chiede al “Sacerdote ” di portargli l’Efod, e solo dopo averglielo portato, inizia a parlare con Dio! Bisogna mettere subito in evidenza che ci troviamo di fronte a uno scenario di guerra; Davide ha fatto delle richieste specifiche al suo Dio, e non hanno nulla a che vedere con la preghiera. Dio gli risponde negativamente e allora Davide decide di scappar via da Keila con i suoi seicento soldati.
Appare evidente quindi che Dio non era proprio davanti a lui quando gli parlava. Si assiste ad una comunicazione di coordinamento militare che non ha nulla a che vedere con la preghiera. Per ulteriori conferme troviamo la stessa situazione in Samuele al capitolo 30 versetti 7-8; ancora una volta Davide prima chiede l’Efod al sacerdote e solo dopo è in grado di parlare con Dio.
Quello che traspare è che sia un dispositivo elettronico di comunicazione, senza il quale non ci si può relazionare con “Dio” potrebbe essere assimilabile quindi ad un apparato radio mobile ad onde corte.
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