Ufo nella pittura: Due scoperte
Oggetti sconosciuti nei quadri
Novità ufologiche nella pittura del “500”.
Quanti di noi hanno talvolta creduto di aver visto qualcosa di “inspiegabile”…Ufo per intenderci…
Le volte in cui accade non riusciamo a darci una spiegazione logica, ci poniamo mille interrogativi; magari ci ricrediamo pensando che ciò che compare ai nostri occhi sia solo frutto di stanchezza o suggestione.
E se veramente avessi trovato qualcosa di strano? Se credi sia in errore puoi scrivermi e dirmelo, mi interessa sapere il tuo parere.
Io credo nella vita extraterrestre sin da quando ho iniziato a studiare il fenomeno ufologico.
Ero ancora un bambino e oggi a distanza di anni ho rafforzato ancor più la mia convinzione osservando alcune opere della pittura italiana del “500”.
Talune antiche rappresentazioni mostrano infatti oggetti anacronistici le cui caratteristiche ricordano da vicino quelli descritti dai contattati, da quanti cioè affermano di essere entrati in contatto con intelligenze aliene.
E’ da notare infatti che secondo alcuni ufologi, la testimonianza principale del possibile passaggio di ufo in passato sull’Italia non verrebbe dalla scienza, bensì dall’arte del XIV-XVI secolo.
Dobbiamo innanzitutto considerare il fatto che mentre al giorno d’oggi sappiamo che il nostro mondo è un pianeta orbitante attorno a una stella e che è uno dei miliardi di mondi all’interno di galassie, le quali galleggiano nella vastità dell’universo infinito, e l’idea che esistano esseri provenienti dallo spazio è argomento di libera discussione, in passato non era affatto così.
Sia perchè erano state accreditate diverse teorie, da quella Aristotelico-Tolemaica che vedeve la Terra al centro dell’universo, a quella eliocentrica Copernicana, sia per il fatto che non c’erano aerei, palloni meteo o jet sperimentali militari per spiegare ai nativi i fenomeni ufologici.
Non dimentichiamoci in ultimo che chiunque avesse raccontato eventi come quello di un avvistamento non avrebbe avuto vita facile. Coloro che avessero testimoniato di aver visto imbarcazioni o di aver incontrato esseri spaziali sarebbero stati accusati di essere “sotto maleficio” o vittima di qualche stregoneria.e sarebbero finiti al rogo.
La comparsa di carri di fuoco e dischi che si aggirano nei dipinti di epoca rinascimentale , così come presunti esseri spaziali vestito con abiti che noi comunemente riconosciamo oggi come tute spaziali, nonché di imbarcazioni di forma circolare, dimostra tuttavia che gli UFO erano stati avvistati in epoca medievale.
E’ difficile trovare menzione di questi eventi, ma esistono frammenti sparsi, o descrizioni abbozzate forse superstiti alla censura dell’epoca.
Ed eccoli… dipinti vari che hanno incuriosito numerosi esperti o studiosi di clipeologia, parliamo di pitture come “Madonna con bambino e San Giovannino” esposta a palazzo vecchio a Firenze, “la Tebaide” di Paolo Uccello, “La glorificazione dell’Eucarestia” di Ventura Salimbeni (il cosidetto ufo di Montalcino) tanto per citarne alcuni.
Una serie di immagini rappresentate in una battaglia alla fine VIII ° secolo mostrano l’assedio dei sassoni al Castello francese di Sigiburg, .
Si narra infatti che apparve nel cielo un gruppo di dischi , a quanto pare sopra la parte superiore della chiesa. I Sassoni credendo che i francesi venissero protetti dai “scudi fiammeggianti” fuggirono a gambe levate. .
Una possibile spiegazione è che questi dipinti siano stati commissionati (dalla Chiesa o dallo Stato) con l’intenzione di inserire questi fenomeni in un contesto divinizzato.
Vorrei mostrare ora ciò che ho scoperto in prima persona durante un week-end trascorso nella magnifica città di Gubbio in provincia di Perugia.
All’interno della chiesa di San Domenico ho notato il dipinto del “500″ Natività di Cristo” presumibilmente attribuibile al pittore perugino Girolamo Danti “, il quale analogamente all’ “Ufo di Montalcino” del Ventura Salimbeni, ripropone la raffigurazione di un moderno satellite.
Da notare che sono stati riscontrati molti punti in comune nella rappresentazione di tali tipi di sfere con raffigurazioni religiose greco-ortodosse nonché con molte icone provenienti dai Paese dell’Est, benché all’epoca non vi fossero i moderni strumenti di comunicazione tra le varie culture.
La mia seconda scoperta riguarda invece il dipinto all’interno del Duomo di Gubbio,nella cattedrale dedicata a SS.Mariano e Giacomo.Nella quarta campata viene riproposta “La Pietà”del pittore Dono Doni, sullo sfondo del quadro guardando in cima alla collina dietro la santa vergine Maria, si nota un oggetto volante non identificato di forma discoidale sospeso in aria come a testimonianza di un evento misterioso di stampo ufologico.
Cesare Valocchia